L’arte è grammatica universale, agisce sull’animo come un farmaco, una cura. La scienza è vita, agisce sulle menti. Indagare, comprendere e trasmettere azione alla portata di tutti è l’obbiettivo da raggiungere attraverso l’arte. L’arte è cura, del pensiero prima e del suo risultato poi.

Per capire quanto sta accadendo e come il teatro e l’arte in generale possano farsi strumento ponte tra scienza e cittadini, Atlante delle Rive promuove giornate di Incontri, laboratori di formazione, azioni corali di teatro civile.

STARANZANO – GO

in collaborazione con Festival dell’Acqua di Staranzano

24 – 25 maggio 2025

24 maggio

bestiario iDrico

Studio per un nuovo racconto

di e con Marco Paolini

Ore 21:00 Sala San Pio X

Immaginare ciò che non balza subito all’occhio, raccogliere testimoni e storie, parole poetiche e canzoni, costruire un filo emotivo di appartenenza, di comunità che idealmente leghi insieme l’acqua e la terra, che con sapienza e mestiere sono state modificate per l’uso agricolo prima e industriale poi, e oggi devono essere ripensate con lungimiranza per prevenire una grave crisi della risorsa acqua.

Questo è un racconto su generazioni di tagli e pettinature che dalla montagna al mare hanno dato forma alla terra governando l’acqua e su come quest’opera, questa azione, ci riguardi.

Non spetta agli artisti e agli scienziati decidere come agire, spetta alla politica, ma agli artisti e agli scienziati tocca il compito di rendere fertile il terreno per la semina delle decisioni. Creare cittadini curiosi e attenti è presupposto sociale oltre che culturale.

 

25 maggio

incontri sulle rive

L’acqua e il tempo

Ore 11:00 Lido di Staranzano

Lunghezza, larghezza, profondità e tempo, le quattro dimensioni di un fiume. Le prime le vediamo, le riconosciamo, le misuriamo, del tempo ci si dimentica, ma è sempre questione di tempo: vale per le alluvioni torrenziali, per il tempo di deflusso, per gli interventi di emergenza, per la rigenerazione della biodiversità… 

L’acqua, in tutte le sue forme è spesso una questione di tempo e nel tempo prendono forma le storie.

Marco Paolini, artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, ne parla con:

• Francesca Luppi, ingegnere umanista, crede nei processi di dialogo con le comunità quale strumento per una transizione non solo ecologica, ma anche culturale e sociale, per la gestione sostenibile della risorsa idrica di cui si occupa presso ADBPO

• Filippo Moretto, agrotecnico, è responsabile del Centro Studi di ANBI Veneto e docente a contratto del corso “Laboratory of sustainability” presso il Collegio Internazionale Università Ca’ Foscari Venezia. Scrive (bene), di acque, di tempo e del tempo per l’acqua.

• Marta Cuscunà, autrice e performer di teatro visuale, nella sua ricerca unisce l’attivismo alla drammaturgia per figure.

CORVIDAE

Sguardo di specie in lis

Ore 21:00 Nuovo Teatro Comunale Gradisca d’Isonzo

Interpreti LIS Sara Pranovi, Elisa Verrando, Luca Falbo, Federica Zecchi
Progettazione e realizzazione animatronica Paola Villani
Assistenza alla regia e direzione tecnica Marco Rogante
Co-produzione Etnorama, CSS FVG, MUSE – Museo delle Scienze di Trento, Piccolo Teatro di Milano, Tinaos
In collaborazione con Al. Di. Qua. Artists
Con il patrocinio di Consulta Associazioni Persone con Disabilità FVG, ENS Ente Nazionale Sordi – Consiglio Regionale FVG

È possibile realizzare una nuova armonia fra la natura e il progresso?

Lo stormo di corvi de La Fabbrica del Mondo, il programma di Rai 3 di Marco Paolini e Telmo Pievani, esce dal piccolo schermo per arrivare in teatro. Il punto d’inizio è la realtà contemporanea, ma gli sviluppi si diramano in un domani cangiante, grazie allo sguardo comico e disincantato di uno stormo di corvi meccanici.

La versione di Corvidae presentata al Festival è accessibile anche a un pubblico di persone sorde, grazie alla traduzione in LIS Lingua dei Segni Italiana.

Lo spettacolo, infatti, nasce nella sua forma accessibile per pubblico sordo: un progetto realizzato in collaborazione con Al. Di. Qua. Artists (la prima associazione italiana di artisti orgogliosamente portatori di disabilità) e curato da Diana Anselmo (performer sorda, rappresentante per l’Italia di Europe Beyond Access). Un’opera artistica realmente inclusiva, che non si adatta a posteriori all’inclusività ma che immagina di parlare, fin dalla sua gestazione, a un pubblico plurale.

Festival dell’Acqua

di Staranzano

Il Festival nasce con l’idea di unire di divulgazione scientifica e culturale, attraverso le arti per affrontare una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la tutela dell’acqua come bene prezioso, collettivo e non scontato.

Ispirato dalle parole di Italo Calvino – che descrive l’acqua come un “incontro d’amore” da accogliere con gratitudine – il Festival si propone di risvegliare consapevolezza e promuovere un nuovo patto di rispetto verso questa risorsa fragile, coinvolgendo cittadini, studenti, scienziati e artisti.

Accolto da un territorio simbolico dove convivono acque salate, dolci e salmastre, il Festival si distingue per il suo approccio multidisciplinare, fatto di talk, performance, laboratori ed esposizioni che parlano al cuore e alla mente.

In un contesto segnato da crisi idrica, cambiamento climatico e inquinamento da plastica, il messaggio è chiaro: non c’è più tempo da perdere. L’acqua va amata, protetta e gestita in modo sostenibile. E questo richiede l’impegno concreto di tutti, ora.

Dove?

Il Lido di Staranzano, vicino alla foce dell’Isonzo, è un’area protetta dalla Rete Europea Natura 2000, che tutela il valore naturalistico e la biodiversità di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie di flora e fauna di interesse comunitario.

Montegrotto Terme – PD

Villa Draghi

13 – 14 giugno 2025

 

13 giugno

CANTIERE DI TEATRO CIVILE

Ore 15:00

Un “raduno formativo” degli artisti coinvolti nel progetto “Atlante delle Rive” per confrontarsi rispetto alle pratiche e alle modalità di creazione artistica attorno alle tematiche dell’acqua e della gestione della risorsa idrica. Uno spazio aperto anche a cittadini, gruppi, associazioni, operatori artistici e culturali, docenti e coordinatori delle scuole del territorio interessati a venire in contatto con pratiche e modelli per “fare teatro” civile e di comunità.

I posti per il Cantiere di Teatro Civile sono esauriti
Sono disponibili biglietti per la restante parte della giornata presso il luogo dell’evento

rivalità

Ore 17:45

Si dice Di qua o de là del Piave, del Brenta? può cambiare molto, cucina, parole, usi. Il termine “Rivale” viene dal latino rivus, indica colui o colei che attinge al medesimo corso d’acqua per scopi agricoli. Finché di acqua ce n’è va tutto bene, ma quando scarseggia si diventa rivali, abitanti di rive contrapposte, con opposti interessi. Capire l’articolazione degli interessi nella gestione delle acque, delle falde e dei fiumi prima e dei tubi poi, è un passo necessario per superare le rivalità, individuare i punti di forza di una necessaria alleanza e restituire alle acque il valore principe di bene comune.

Quali storie e quali nodi sull’acqua? Cosa può/deve raccontare adesso un teatro dell’acqua, un teatro sulle rive?

Marco Paolini ne parla con:

• Giuseppina Cristofani, Direttore Consiglio di Bacino Brenta. Una formazione scientifica applicata all’ambito amministrativo della cosa pubblica, talento e anima dedicati alla cura del ciclo dell’acqua.

• Nicola Dell’Acqua, Commissario Nazionale per la crisi idrica. Agronomo ed esperto in gestione delle emergenze, da sempre si occupa di tutela del territorio e dell’ambiente.

• Filippo Moretto, agrotecnico, è responsabile del Centro Studi di ANBI Veneto e docente a contratto del corso “Laboratory of sustainability” presso il Collegio Internazionale Università Ca’ Foscari Venezia. Scrive (bene), di acque, di tempo e del tempo per l’acqua.

• Maurizio Destro, ultimo pescatore del Bacchiglione.

In chiusura

IL CANMINANTE

racconto di un cammino lungo il fiume Piave
di e con Mirko Artuso
musiche di Isaac De Martin

Chi si sposta dal punto in cui di solito vive capisce prima la complessità delle cose e i suoi fragili equilibri. Come se sentisse l’odore, l’energia che c’è nell’aria. Ha le stesse percezioni di un cane.

Compare e scompare e cerca di far perdere le sue tracce, come la gran parte dei fiumi o degli animali fuori dalla loro tana. Non ha valigie con le ruote. Quel poco di prezioso che porta con se, lo carica in spalla.

Il Canminante racconta storie attorno a un fuoco e in cambio chiede un letto per la notte e un pasto caldo. Sente a distanza l’odore di chi gli piace e chi no, ma è gentile con tutti (tutti quelli che sono gentili con lui). Riconosce di che “pasta” sono gli uomini e le donne da come camminano. A lui piacciono tanto i fiumi, gli alberi e le foreste e non ha bisogno di leggerlo sui giornali che stanno lentamente morendo, lo vede con i suoi stessi occhi.

Ha una memoria infinita e per questo, purtroppo, ricorda tutto.

Questo è il racconto di quella volta che ho camminato per nove giorni lungo il fiume Piave.

A seguire

EDUCHÉ, DIFFERENZIÉ, RIUTILIZÉ

di e con Carlo & Giorgio
con la complicità di Marco Paolini

E’ la rivoluzione della sostenibilità, del rispetto ambientale, delle buone azioni che ognuno di noi deve mettere in pratica per tentare di salvare il nostro povero Pianeta.

Sorridendo delle nostre abitudini, pigrizie e scetticismi, Carlo&Giorgio guarderanno quindi alle piccole pratiche quotidiane, nella convinzione che il cambiamento parte sempre dai gesti semplici, magari insignificanti, ma non per questo meno importanti. Del resto, di questi tempi, a chi credere se non ai comici?

In caso di condizioni meteo avverse gli appuntamenti della giornata saranno spostati in altra sede. La valutazione verrà fatta entro le 24 ore precedenti e comunicata via mail e tramite social. Tieniti in contatto via social o iscrivendoti alla mailing list sul sito https://lafabbricadelmondo.org/ 

— Biglietti disponibili nel luogo dell’evento —

14 giugno

pratiche di coro

Ore 09:00

Un modo di fare teatro sulle rive con la comunità e le persone attraverso un laboratorio di coralità. Una formazione pratica aperta agli artisti di Atlante delle Rive e anche a gruppi, associazioni, operatori artistici e culturali (cori e bande), da docenti e coordinatori delle scuole del territorio, cittadini interessati a venire in contatto con pratiche e modelli per “fare teatro” civile e di comunità.

Cura e conduce il laboratorio di travasi di coro Diana Manea con la partecipazione di Mirko Artuso, Fratelli Dalla Via, Farmacia Zooè  e altri artisti da Atlante delle Rive e del Coro Popolare di Mar de Molada.

— POSTI ESAURITI —

I Luoghi
Villa Draghi

Villa Draghi sorge isolata sulle pendici del Monte Alto, sopra un piccolo poggio a ovest dell’abitato di Montegrotto. L’edificio è stato costruito tra il 1848 e il 1850 da Pietro Scapin. Al suo posto nel ‘600, si trovava la casa di villeggiatura del veneziano Alvise Lucadello, un facoltoso contabile a servizio del governo della Serenissima.

Passata in seguito di proprietà alla famiglia Donati, l’immobile seicentesco fu poi acquistato dallo Scapin, il quale trovando la villa in uno stato di grave decadimento decise di demolirla e di riedificarla. La nuova costruzione si è in buona parte conservata e da oltre un secolo non è più conosciuta con il nome dell’antico proprietario, ma viene chiamata Villa Draghi, con riferimento alla famiglia che ne è stata proprietaria dal 1874 al 1965.

L’intera proprietà nel 1972 è stata acquisita dal Comune di Montegrotto Terme. Dal 2020 il rustico annesso alla Villa ospita il Museo del Termalismo Antico e del territorio, il primo museo al mondo, interamente dedicato alla risorsa termale, declinata nei suoi molteplici aspetti, tra geologia, medicina, archeologia e storia. Si articola in tre aree tematiche: il termalismo come fenomeno naturale, il termalismo percepito nell’antichità sia come dono divino, dalle straordinarie potenzialità terapeutiche, sia come risorsa, anche economica, da sfruttare per la cura e il benessere del corpo; la parte più estesa e ricca riguarda naturalmente il termalismo euganeo, inserito nel contesto del territorio collinare attraverso le sue trasformazioni nel corso del tempo, tra antichità ed età moderna e contemporanea.

Food

Le prenotazioni del ristoro a cura di La Paella di Piero sono concluse.

Per chi non ha prenotato non sarà possibile garantire la disponibilità del servizio.

Come arrivare?

Villa Draghi sorge isolata sulle pendici del Monte Alto, sopra un piccolo poggio a ovest dell’abitato di Montegrotto Terme (PD) in via Enrico Fermi 1.

Dal parcheggio, situato ai piedi del monte, la si raggiunge con una passeggiata di circa 10 minuti. È previsto un servizio transfer con auto per chi ne avesse bisogno.

IN AUTO

Uscita autostradale Terme Euganee.  Arrivati a Montegrotto Terme, proseguire in direzione Torreglia. Dopo 700 metri, svoltate a sinistra in direzione Battaglia Terme. Alla rotonda prendete la prima uscita sulla destra, quindi svoltate a sinistra in via Fermi. Il parcheggio di Villa Draghi si trova dopo 100 metri, sulla destra.

IN AUTOBUS

Circa 40 min in autobus, prendendo la linea M con partenza dall’autostazione di Padova. Dal centro di Montegrotto Terme, la villa è raggiungibile in 20 minuti a piedi. La fermata più vicina è Viale Stazione fr.9, da cui è possibile facilmente raggiungere la villa percorrendo Via di Castello e via Enrico Fermi.

IN TRENO

Stazione Terme Euganee-Abano Montegrotto Terme, raggiungibile in 40 minuti da Venezia e 8 minuti di treno da Padova. Dalla stazione, Villa Draghi è raggiungibile a piedi in 30 minuti, attraversando il centro di Montegrotto Terme. Partendo dalla stazione, percorretene il  viale frontale, poi svoltate a sinistra su via Roma per prendere Via di Castello e raggiungere via Enrico Fermi.

A PIEDI

Villa Draghi è raggiungibile in 20 minuti a piedi dal centro di Montegrotto Terme, attraversando le vie del centro contornate dalla suggestiva cornice del Parco Regionale dei Colli Euganei.

Partecipa

Ti servono informazioni? Scrivici

info@incontridellafabbricadelmondo.org

I posti sono limitati, l’ingresso alle giornate prevede il biglietto e serve a garantire l’interesse e la partecipazione.

GLI INCONTRI SI TERRANNO:

24-25 maggio
Lido di Staranzano
34079, Staranzano – (GO)

13-14 giugno
Villa Draghi
35036, Montegrotto Terme – (PD)