Montegrotto Terme – PD
Villa Draghi
7 – 8 giugno 2024
7 giugno
Non ci sono più i futuri di una volta
Nel mese di aprile Simon Stiell, segretario esecutivo dell’Agenzia Onu per i Cambiamenti Climatici che organizza le Cop, intervenendo dalla Chatham House di Londra, tra i più accreditati think tank a livello mondiale, ha detto che “Restano due anni per salvare il mondo”. Il conto è arrivato ed è salatissimo, la domanda è una: chi paga?
Ore 18:00
Di questo, di orizzonti climatici e di futuri possibili, Marco Paolini parlerà con:
• Antonello Provenzale, fisico che dal 2015 dirige l’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR. Si occupa di geoscienze planetarie, interazione geosfera-biosfera-clima, dinamica degli ecosistemi e impatti dei cambiamenti climatici e dei cambiamenti globali svolgendo un’importante attività di disseminazione della scienza con centinaia di pubblicazioni, convegni e libri di divulgazione.
• Elisa Palazzi, climatologa e docente di Fisica del Clima all’Università di Torino, crede che i ragazzi ce la potranno fare e a loro dedica il suo lavoro.
• Alberto Piccoli, Ingegnere ambientale con la passione per l’idraulica, direttore generale di un’importante gestore di servizio idrico integrato con il quale studia e propone idee per uso e riuso dell’acqua.
• Marta Maroglio, attivista per il clima dai banchi di scuola, usa la sua esperienza di climber ovunque serva issare lo striscione di Extincion Rebellion.
In Chiusura
Marco Paolini con Bestiario Idrico, studio per un racconto
In Veneto sulla mappa i fiumi scorrono da ovest verso est come se fossero stati pettinati sulla nuca dell’Adriatico o come se vi fossero piantati. Ma la mappa racconta un lavorio di mani che nel tempo ne hanno mutato il corso di quei fiumi. Questo è un racconto su generazioni di tagli e pettinature che hanno dato forma alla terra governando l’acqua e su come quest’opera, questa azione riguardi la Fabbrica del Mondo.
8 giugno
TRAVOLTI DAI DATI
I dati scientifici ci sono tutti, chiari e inequivocabili, eppure non sembrano esser sufficienti a farci cambiare rotta. Vuoi che son troppi e non li capiamo, vuoi che non li vogliamo ascoltare, vuoi che a qualcuno piace credere che non sia così… Certo è che non ci toccano (abbastanza) nell’animo. Eppur qualcosa si muove!
Ore 18:00
Marco Paolini ed Elisa Palazzi ne parlano con:
• Massimo Cirri, voce iconica di Radio2, ideatore di Caterpillar e della pluriennale campagna M’illumino di meno.
• Norma Bargetzi, attivista della KlimaSeniorinnen, il movimento Anziane per il Clima cui dobbiamo la storica sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha riconosciuto il rispetto ambientale rientrare tra i diritti umani.
• Carlo&Giorgio, coppia del teatro comico made in Venezia, con un bel salto in lungo tra le voci di VajontS 23. Smontare gli stereotipi con una sonora risata è il loro pane quotidiano.
• Giulia Passadore, ingegnera per l’ambiente, esperta in modellistica idrogeologica e idrologica. Fa parte del gruppo di ricerca e sviluppo IMAGE, il sistema di previsione delle piene del bacino del Brenta. Sulla gestione dell’acqua può dare (letteralmente) i numeri.
In Chiusura
Stefano Caserini con Sex and the climate
Musiche Erminio Cella, Video Francesca Cella
Nelle migliaia di articoli sul cambiamento climatico, sulle sue conseguenze economiche, ambientali, sociali non si citano mai le sue connessioni con i sentimenti o il desiderio di congiunzione fra esseri umani. Timidezza o pudore? La conferenza-spettacolo cerca di colmare la lacuna, raccontando punti di conflitto e sinergie fra due mondi solo in apparenza lontani.
I Luoghi
Villa Draghi
Villa Draghi sorge isolata sulle pendici del Monte Alto, sopra un piccolo poggio a ovest dell’abitato di Montegrotto. L’edificio è stato costruito tra il 1848 e il 1850 da Pietro Scapin. Al suo posto nel ‘600, si trovava la casa di villeggiatura del veneziano Alvise Lucadello, un facoltoso contabile a servizio del governo della Serenissima.
Passata in seguito di proprietà alla famiglia Donati, l’immobile seicentesco fu poi acquistato dallo Scapin, il quale trovando la villa in uno stato di grave decadimento decise di demolirla e di riedificarla. La nuova costruzione si è in buona parte conservata e da oltre un secolo non è più conosciuta con il nome dell’antico proprietario, ma viene chiamata Villa Draghi, con riferimento alla famiglia che ne è stata proprietaria dal 1874 al 1965.
L’intera proprietà nel 1972 è stata acquisita dal Comune di Montegrotto Terme. Dal 2020 il rustico annesso alla Villa ospita il Museo del Termalismo Antico e del territorio, il primo museo al mondo, interamente dedicato alla risorsa termale, declinata nei suoi molteplici aspetti, tra geologia, medicina, archeologia e storia. Si articola in tre aree tematiche: il termalismo come fenomeno naturale, il termalismo percepito nell’antichità sia come dono divino, dalle straordinarie potenzialità terapeutiche, sia come risorsa, anche economica, da sfruttare per la cura e il benessere del corpo; la parte più estesa e ricca riguarda naturalmente il termalismo euganeo, inserito nel contesto del territorio collinare attraverso le sue trasformazioni nel corso del tempo, tra antichità ed età moderna e contemporanea.
Food & Drink
Per gli Incontri di Montegrotto Terme è prevista una breve pausa cena prima dello spettacolo serale.
Scarica il menù e prenota scrivendo su WhatsApp al numero 📞 353 4601099
Come arrivare?
Villa Draghi sorge isolata sulle pendici del Monte Alto, sopra un piccolo poggio a ovest dell’abitato di Montegrotto Terme (PD) in via Enrico Fermi 1.
Dal parcheggio, situato ai piedi del monte, la si raggiunge con una passeggiata di circa 10 minuti. È previsto un servizio transfer con pulmino per chi ne avesse bisogno.
IN AUTO
Uscita autostradale Terme Euganee. Arrivati a Montegrotto Terme, proseguire in direzione Torreglia. Dopo 700 metri, svoltate a sinistra in direzione Battaglia Terme. Alla rotonda prendete la prima uscita sulla destra, quindi svoltate a sinistra in via Fermi. Il parcheggio di Villa Draghi si trova dopo 100 metri, sulla destra.
IN AUTOBUS
Circa 40 min in autobus, prendendo la linea M con partenza dall’autostazione di Padova. Dal centro di Montegrotto Terme, la villa è raggiungibile in 20 minuti a piedi. La fermata più vicina è Viale Stazione fr.9, da cui è possibile facilmente raggiungere la villa percorrendo Via di Castello e via Enrico Fermi.
IN TRENO
Stazione Terme Euganee-Abano Montegrotto Terme, raggiungibile in 40 minuti da Venezia e 8 minuti di treno da Padova. Dalla stazione, Villa Draghi è raggiungibile a piedi in 30 minuti, attraversando il centro di Montegrotto Terme. Partendo dalla stazione, percorretene il viale frontale, poi svoltate a sinistra su via Roma per prendere Via di Castello e raggiungere via Enrico Fermi.
A PIEDI
Villa Draghi è raggiungibile in 20 minuti a piedi dal centro di Montegrotto Terme, attraversando le vie del centro contornate dalla suggestiva cornice del Parco Regionale dei Colli Euganei.
PERUGIA – PG
Auditorium San Francesco al Prato
in collaborazione con Umbria Green Festival
30 – 31 agosto 2024
30 agosto
RIVALI
La vita è nata e si è sviluppata lungo i corsi dei fiumi e per millenni l’uomo ne ha abitato le rive. Con il governo dell’acqua abbiamo via via imparato a gestirla, piegandola a esigenze e usi nuovi. Abbiamo abbandonato le rive per vivere altrove, all’interno, ovunque l’acqua potesse arrivare o ovunque la si potesse trovare, ma siamo rimasti rivali, abitanti di rive contrapposte. Finché c’è acqua a sufficienza ci si sopporta, ma quando arriva la siccità?
Ore 18:00
• Marco Paolini, artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio e al suo mutarsi, alla scienza, alla storia e al suo evolversi.
• Elisa Palazzi, climatologa e docente di Fisica del Clima all’Università di Torino, partecipa a numerosi progetti europei e internazionali come il Global Network for Observations and Information in Mountain Environments. Ha portato la sua passione per la montagna nel lavoro, e viceversa.
• Andrea Rinaldo, Ordinario di Costruzione Idraulica all’Università di Padova, Stockholm Water Prize 2023, Membro di prestigiose accademie e fervido rugbysta: nel ’77 ha esordito con la maglia n.4 nella Nazionale di rugby italiana.
• Stefano Fenoglio, ordinario di zoologia all’università di Torino, cofondatore di Alpstream, il Centro per lo studio dei fiumi italiani e del loro rapporto con l’uomo che definisce un’amicizia finita male.
Con la moderazione di Giulia Bassetto, autrice di Will Media, sviluppa il concetto di Human Security che vede la persona, e tutte le dimensioni ad essa legate, al centro del paradigma, con particolare interesse alla prevenzione di minacce alla sicurezza alimentare e ambientale.
In Chiusura
Marco Paolini con Antenati, the grave party
Siamo una specie curiosa e fragile, capace di adattarsi al clima per colonizzare gli angoli più remoti del pianeta. Siamo stati prede e siamo diventati predatori. Dentro il genoma di ogni individuo ci sono tracce, informazioni in codice di tutti coloro che lo hanno preceduto.
Nella finzione del teatro seguendo quelle tracce si ricostruiscono i fili dei legami che permettono di organizzare una stravagante riunione di famiglia: tutti i nonni della storia chiamati a dar consiglio sul futuro della nostra specie.
31 agosto
PREVENZIONE CIVILE, TRA RISCHI E SPERANZE
R = P x E x V Rischio = Pericolosità x Esposizione x Vulnerabilità, un’equazione matematica, semplice e chiara, ma in questa equazione si perdono migliaia di vite umane. Comprendere il rischio (e le nostre responsabilità) significa intervenire ora per prevenire poi, fare adesso quanto necessario per vederne il risultato dopo. Se affrontiamo i problemi abbiamo la speranza di poterli risolvere, in questo binomio, nello spazio che intercorre tra rischio e speranza, si inserisce l’idea di prevenzione civile.
Ore 18:00
• Marco Paolini, artigiano e manutentore del mestiere di raccontare storie, appassionato di mappe, di treni e di viaggio, traccia i suoi racconti con un’attenzione speciale al paesaggio e al suo mutarsi, alla scienza, alla storia e al suo evolversi
• Titti Postiglione, geologa specializzata in vulcanologia, è Vice Capo del Dipartimento della Protezione civile. Ha gestito e coordinato tutte le principali emergenze che hanno interessato il nostro Paese negli ultimi 25 anni. Di prevenzione ne sa un bel po’
• Paolo Bovio, Managing Editor di Will Media, coordina il lavoro editoriale di una squadra di giovani giornalisti. Si interessa in particolare alle trasformazioni urbane
• Federico Taddia, giornalista, autore e conduttore, da anni si occupa di divulgazione scientifica per le nuove generazioni tra carta, palchi, radio, tv e scuole
In Chiusura
Elisa Palazzi e Federico Taddia con Bello Mondo
Musiche di Gea
Il pianeta sta cambiando e così dovremo fare noi, ma per capire come farlo dobbiamo prima capire le cause degli eventi (estremi e non) che ci aspettano, conoscere i rischi che stiamo correndo, ma soprattutto le modalità con cui possiamo prevenirli e adattarci.
Comprendere il sottile equilibrio che governa la Terra è il primo passo per prendercene cura.
E non basta sapere di doverlo fare, ma capire perché, come, quando e cosa fare.
Umbria Green Festival
Umbria Green Festival nasce per unire tutte le arti e la scienza nel segno della natura.
Perché anche la scienza, come l’arte, combatte in nome della bellezza. E lo diceva il Premio Nobel Paul Dirac: Dyson lo incontrò nel 1950, quando l’elettrodinamica quantistica aveva appena ricevuto le sue conferme e gli chiese che cosa pensasse di quegli sviluppi: “Avrei potuto pensare che le nuove idee fossero corrette se non fossero così brutte” fu la risposta di Dirac.
Quella che per tanti anni combatté contro la teoria che aveva contribuito a creare fu una battaglia in nome della bellezza.
La grande sfida per Umbria Green Festival sarà quella di mantenere in vita l’equilibrio tra vero e bello su cui l’uomo potrà costruire tutti i suoi successi futuri. Perché c’è un principio di eleganza e bellezza che muove la Natura, che guida le teorie, che aiuta a comprendere l’universo e quasi sempre il vero e il bello convergono.
Umbria Green Festival vuole raccontare il futuro, un futuro sostenibile.Farlo oggi con gli Incontri della Fabbrica del Mondo ci offre l’occasione di camminare insieme in questa direzione comune, la speranza è che questo sia solo l’inizio di un nuovo viaggio.
I Luoghi
Auditorium di San Francesco al Prato
Risalente al XIII secolo, era in origine uno spazio di preghiera e culto.
L’antico Complesso Monumentale di San Francesco al Prato è oggi uno dei simboli storici ed artistici più significativi della città di Perugia.
L’attenzione riservata alla riqualificazione della struttura architettonica, coniugata perfettamente alla cura degli aspetti tecnologici ed acustici, ha consentito di ridefinire il potenziale di un nuovo spazio sociale e culturale al servizio della città.
Food & Drink
Per gli Incontri di Perugia è prevista una breve pausa cena prima dello spettacolo serale.
Puoi decidere di organizzarti in autonomia o scegliere di prenotare una cena da asporto presso la Taverna Il Tiesto in via dei Priori, 51, a pochi passi dall’Auditorium di San Francesco al Prato: 📞 3276036980
Come arrivare?
L’Auditorium di San Francesco al Prato si trova in Via San Francesco, 4 – 06123 Perugia (PG).
IN AUTO
Da nord, Autostrada A1, uscita di Valdichiana e raccordo per Perugia costeggiando il lago Trasimeno. Da nord-est, Superstrada E45 (Cesena – Orte), uscite di Perugia. Da sud, Autostrada A1, uscita di Orte, raccordo Orte-Terni, uscita per Perugia per l’immissione nella E45. Si consiglia di lasciare l’auto nel parcheggio Saba in Viale Pompeo Pellini, che dista 7 min a piedi dall’Auditorium.
IN AUTOBUS
Prendere la linea E e scendere alla fermata in via Orazio Antinori. L’Auditorium si trova a 3 min a piedi.
IN TRENO
Dalla stazione di Perugia (Fontivegge), seguire il percorso tramite via M. Angeloni e Piaggia Colombata. L’Auditorium si trova a 30 min a piedi.
A PIEDI
Dal centro di Perugia (Piazza IV Novembre) si consiglia di seguire il percorso tramite Via dei Priori e Via San Francesco, della durata di 8 min.
IN METRO
Linea MINIMETRÒ, la stazione più vicina a San Francesco Al Prato è Cupa, a 10 min a piedi
Partecipa
Ti servono informazioni? Scrivici
info@incontridellafabbricadelmondo.org
I posti sono limitati, l’ingresso alle giornate prevede l’acquisto di un biglietto e serve a garantire l’interesse e la partecipazione.
Per tutti gli Incontri è prevista una diretta streaming. Puoi seguirla dal nostro canale Youtube